San Pietroburgo
Pagine di viaggio. Giorno 8. Ora racconto di Pietro. Era un bel tipino gia’ da piccolino. Sui sette anni, per divertirsi, si organizzo’ un esercito bambino e si fece costriure uno stagno per giocare a battaglia navale con navi bambine. Erano in gamba i tipetti e presto passarono dai bastoni alle spade e quando la sorellastra di Pietro non volle mollare il trono di Russia lui le scateno’ addosso il suo esercito di ex compagni di giochi e a lei non resto’ che scappare a gambe levate in convento. E’ cosi’ che Pietro divenne zar. Quella milizia gli fu fedele a vita. Ma lui non era uomo qualunque cosi’ passo’ sei mesi in incognito a lavorare nel porto di Amsterdam e poi si iscrisse all’universita’ di Konigsberg per studiare artiglieria. Ma nel frattempo che imparava a costruire le barche e pure a caricarle, sbaraglio’ i Turchi piu’ d’una volta tanto che a casa loro c’e’ il detto “mamma li Russi”. Pietro si arrabbio’ tanto con questi Turchi che emise l’editto: io voglio una Russia moderna, che guarda ad occidente e allora impongo a tutti gli uomini di taglarsi la barba….e qualche barba la sforbicio’ lui di persona. Poi accadde che si invaghi’ di uno sbocco sul baltico, impedito ai Russi da terra Svedese, cosi’ inizio’ una guerra che duro’ circa 20 anni sulle rive del fiume Neva. Qui costrui’ una fortezza con una casetta in legno per se’. Si perche’ la guerra duro’ vent’anni. Ma quando si accorse che aveva vinto la guerra ordino’ di costruire tutto di pietra e cosi’ nacque San Pietroburgo. Lui allora disse: ” l’impossibile accade”. Pietro fece della Russia un impero unito e rese San Pietroburgo la sua capitale. Lui fu chiamato “il grande” e siccome era uno zar lavoratore anche il periodo sovietico lo rispetto e nulla distrusse di cio’ che lui aveva costruito. Pero’ non sarei corretta se non parlassi di Caterina. Lei era Prussiana sposata allo zar di Russia, pronipote di Pietro il grande. Orbene lui portava sul capo ben due corone, ma non era un granche’ come zar. Ma a lei l’idea di diventare zar e non di restare zar-moglie piaceva molto cosi fece ammazzare il marito e si incorono’ zar. Lei era uno zar illuminista amica personale di Voltaire. Aveva interesse per tutto e sguinzaglio’ per il mondo un esercito di persone fidate a comprare ogni oggetto di valore. Cosi’ nacque l’Ermitage. Aveva una serie di amanti, non uomini scemi buoni solo per il sesso, ma menti potenti che l’aiutarono a far fiorire e rendere tranquillo l’impero. La storia ne conta venti. Il suo regno e’ conosciuto come l’eta’ dell’oro. Quando un amante passava, non cadeva in disgrazia, ma veniva ricompensato di oro, palazzi e titoli e continuava ad essere amico di Caterina, semplicemente non ci entrava nel letto. A Caterina si deve la bellezza imponente di San Pietroburgo. Pare che l’azzurro fosse il suo colore preferito e l’architetto glielo dono’ nelle facciate. Sul suo monumento fu scritto: “Caterina la grande seconda solo a Pietro”.