Fate arrabbiate

Accade che fate e ninfee si diano appuntamento. E rarissimo per noi umani riuscire a vedere questi incontri, ma per coincidenza di fatti io sono stata testimone ad uno di essi.
Or voi dovete sapere che anche le fate hanno momenti no; questo accade di solito quando nel donare qualcosa di sé, necessario e prezioso agli uomini, gli sembra di venire da questi depredate piuttosto che accolte.
Dovete inoltre sapere che, essendo fate, quando questi esseri gentili e pieni di vita si stancano e si arrabbiano diventano delle furie che fanno danni. Sono come puledre di razza imbizzarrite.
Ora .. se un puledro si imbizzarrisce in un deserto è poco male, ma se lo fa in una piazza gremita di umanità ….
La comunità delle fate è abituata a queste infuriate … perché almeno una volta è successo ad ogni fata. I mondi di fata sono infatti fatti a loro misura, c’è spazio per quando le fate si infuriano; i mondi di fata si dilatano e spostano ogni essere che vi appartenga lontano dal punto dove la fata infuriata sta creando il disastro.
Una fata arrabbiata non si ferma finchè il raggio di luce non le sfiora la pelle … allora si calma ed il sereno torna dentro di lei perché si sente di nuovo parte dell’universo che non inizia e non finisce.
Ma immaginate se questo avviene quando la fata è nel nostro mondo ed incarna in se ancora la nostra umanità …. Bè … è un .. si salvi chi può ….
Ora è successo a Fata Terra di sentirsi così, ma essendo ancora una fata giovane non ha fatto in tempo a tornare al suo mondo prima che il sentimento di fastidio diventasse un arrabbiatura furiosa.
Ecco io ero lì vicino a lei quando il sorriso si è spento sul suo volto gentile e quello che ho visto non lo dimenticherò mai.
Il sorriso è diventato un piombo pesante, gli occhi si sono spenti per lasciare il posto a due assassini incalliti e Lei ha cominciato a diventare grandissima e a roteare su se stessa ….
Io mi sono impietrita dalla paura … nulla di me si muoveva … ho pensato di essere fritta …
Un suono rotondo ricordo di aver sentito e poi, di fianco a me, c’erano Fata Aria e la Nifaa Nalisi, ma nessuno badava a me.
Fata Aria ha iniziato a parlare parole gentili a Fata Terra che volteava come una pazza portando con se me, Fata Aria, Nalisi e quant’altro lì intorno. Aria Le diceva di guardare più largo e di non fermarsi con gli occhi in pochi punti, le raccontava di quanta vita speciale aveva saputo creare, ma soprattutto le diceva tra le parole… io ti ho notata e so il tuo valore…, ma Fata Terra era ancora furiosa, ascoltava ma non voleva sentire; Fata Aria, per nulla infastidita da tutto quel volteare, però sapeva, per esperienza, che quelle parole erano entrate nel profondo di Terra e allora tacque.
Nel frattempo anche Nalisi si era avvicinata a Fata Terra e, come se tutto fosse normale, se la abbracciò tutta ed un grosso bacio stampò sulla faccia trasfigurata di Fata Terra. Così il raggio di sole colpì Fata Terra, parole sapienti e un bacio sincero rimisero la fata in contatto con tutto il suo universo e la furia svanì.
Io smisi di volteare insieme a quel pezzo di mondo che si trovava ad essere intorno alla fata infuriata, tutto casco con un forte rumore e ci fu un gran silenzio di cose.
Quello che poi fecero questi tre Esseri così speciali ha dell’incredibile … si mangiarono una granita ciascuno!

Valisi

Vive una ninfa di nome Valisi in luoghi boschivi sui bordi di città ribollenti.
Valisi ha avuto per madre un antro roccioso che si apre su una radura ingioiellata di fiori.
Dall’antro Ella ha preso la profondità degli occhi; dagli steli dei fiori il suo passo elegante.
Vasili ha un corpo da Dea; nel mondo della fate si racconta che Vasili sia veramente una Dea, ma Lei di queste parole è ignara.
Quando Vasili scende in città le opere degli uomini si fermano una dopo l’altra al suo incedere e mille occhi ammirati si perdono nell’aria.
Vasili pensa di non meritarsi che l’aria si riempia così di sguardi per Lei e allora china la testa.
Lei pensa anche, essendo figlia di un antro, di avere pensieri minori rispetto al resto degli uomini.
Per questo viene in città, per arricchirsi di idee.
Capitò che un giorno, tra i mille sguardi di uomini, ci fosse anche il mio; Vasili lo scelse per ricambiarlo.
Ricordo danzava felice Vasili, si fermò, si girò, sciolse i capelli e mi parlò.
Erano parole guizzanti di idee, gli occhi profondi brillavano precedendo quei suoni, il sorriso parlava di un mondo di amore.
Per qualche istante ne feci parte e quando oggi cammino per strada qualcuno alza lo sguardo perché riconosce Vasili in qualcosa di me.
Mi parlava Vasili ed io ascoltavo estasiato, quei pensieri profondi e rari; tutto di Lei raccontava di intelligenza e bontà, fu un dialogo sublime, ma poi però il vento di fata arrivò, abbracciò Vasili e la portò con sé.
Nella città le opere ripresero, ma io so che ogni singolo uomo che aveva perso lo sguardo nell’aria per Lei, ancora la pensa sperando.
A me ha lasciato un mondo d’amore pieno di idee, di gesti e sorrisi; mi chiedo se io possa averLe lasciato un qualche segno inscritto nel cuore.
Io credo, come le fate, che Lei sia sul serio una Dea.
Spesso La vedo tornare in città, mi guarda e sorride, ma poi ricambia lo sguardo di un altro perché quei suoi pensieri soavi devono illuminare più persone possibili e Lei da me non può più restare.
Allora è il mio sguardo a rimanere nell’aria tra mille e in quei momenti mi piace pensarLa nella sua radura di fiori che, al calare del sole, legge alle sue due figlie le storie degli uomini….chissà che non legga anche la mia.

Le tre fate

Si narra di tre Fate che abitano il mondo in questi tempi moderni.
Le persone mormorano che siano sorelle ancestrali, legate alla vita da modi diversi.
Gli umani sanno della Loro presenza in un luogo specifico perché si scatenano i venti.
Sono venti di Fata; spessi, freddissimi, che vanno, che vengono e che girano; nel loro interno nascondono l’essenza dell’universo.
Le tre Fate lasciano che questi venti le portino in giro.
I venti, allora, grati della compagnia ricevuta, sussurrano alle Loro orecchie tutti i segreti che sanno.
È così che le Fate hanno appreso gli arcani.
Dicono che ognuna di Esse possieda una chiave in grado di aprire una parte del corpo degli esseri umani.
La prima Fata ha lunghi capelli nero setati; entra nel mondo degli esseri umani portata dall’aria.
Ella apre le teste degli uomini attraverso parole potenti e sublimi dette alle orecchie, racconta concetti difficili aprendo differenti visioni di mondi possibili.
La seconda Fata ha i capelli più corti e marroni, anch’essi setati; entra nel mondo degli esseri umani portata dall’acqua.
Non parla alle orecchie, ma dritto ai cuori attraverso parole magiche che obbligano a cambiare, porta agli uomini desideri di vita profonda, aprendo le porte dei cuori.
La terza Fata, è la più giovane, ha ricci spavaldi; entra nel mondo degli uomini portata direttamente dalla terra.
Ella sconquassa le viscere volandoci dentro con parole forti e spiazzanti, porta in questo modo agli umani il fuoco sacro della vita.
Chi incontra la prima Fata vede più chiaro il presente, chi incontra la seconda Fata conosce i legami tra presente futuro e passato, chi incontra la terza Fata si apre al futuro.
La fata Aria è amata dagli uomini perché è saggia e gentile; è spesso cercata per un consiglio di vita.
La fata Acqua è amata dagli uomini perché è profonda e potente; è spesso cercata per un chiarimento nell’anima.
La Fata Terra è amata dagli uomini perché è impetuosa e solare; è spesso cercata per un sogno di futuro dimenticato nel cuore, ma è anche un poco temuta per la sua giovinezza, a volte infatti volando incendia.
Gli uomini quando il vento di Fata si fa sentire corrono in cerca delle tre Fate, vorrebbero poterle vedere e conoscere perché loro è dato chiamarle e sentirne i benefici effetti, ma non incontrarle.
A poche persone è stato fatto il dono di un incontro in persona; chi le ha incontrate racconta che sono bellissime.