L’autostrada fantasma

Questa è la storia di un autostrada fantasma. Non c’è, ma c’è!
Ora che non ci sia è un dato certo: ne parlano tutti, ma nessun la fa.
Qualcuno ogni tanto può uscirsene con un: “eppur io l’ho fatta”, ma non fidatevi troppo; forse sognava. Se, infatti, gli chiederete dove l’ha presa e dove l’ha lasciata lui darà risposte alquanto vaghe.
Questa autostrada, se davvero esiste, avrebbe un inizio vago e una fine annebbiata. Con caratteristiche così non può che essere un’autostrada fantasma, un poco come un veliero! Che ne pensate?
Oggi, però, avevo poco da fare, così in macchina ho voluto sperimentare. Ho chiuso gli occhi col desiderio dell’autostrada fantasma; “chissà che questa sia la via per far in modo che sia?” Pensavo.
Poi riaprii gli occhi e lei era lì. Bella, grande, completamente libera!
Non potendo credere a ciò che vedevo; ho chiesto aiuto alla fedele tecnologia. Solo per capire se ero desta oppure sognavo, ho rivolto lo sguardo al navigatore. Lui deciso mi ha detto che tra i campi io stavo correndo. Allora ho guardato un poco più su, ma l’autostrada sul vetro era appiccicata come una caramella Mù.
Mannaggia sogno!
Di colpo però una voce assordante mi riporta al reale: “ hai superato il limite di velocità”; poi ancora più forte: “ hai superato il limite di velocità” e ancora e ancora….
Giuro, non lo sapevo che i campi avessero un limite di velocità!
…. Meno male che stavo percorrendo la strada fantasma attraversando un campo reale e non il contrario!…

A mio figlio

Era Ottobre quando sei nato; io ti ho alzato, di poche ore, ai venti ed ho chiesto all’Est illuminazione, al Sud coraggio, all’Ovest riconoscenza, al Nord creativita’. Volevo che tu crescessi nell’abbondanza di noi, ma non e’ stato. Tu sei uno di molti per cui va bene uguale. Sei cresciuto nei contrari e hai imparato per contrappunto. La completezza e’ nata dalla frammentazione, l’unione dalla separazione, l’amore dal disincanto, l’abbondanza e’ venuta dall’assenza. Non cosi doveva essere, ti era dovuta una fanciullezza sazia e completa e protetta; ti e’ stata invece consegnata carta copiativa per trasformare, tu bambino, questo mondo di adulti irrisolti nella tua maturita’. E tu lo hai fatto; hai eseguito il tuo compito come solo un figlio innamorato dei suoi genitori sa fare. Io sono cosi’ fiera di te.