Chemio 4
Il profumo del mio sangue e’ cambiato in una notte. Prima profumava di melograno, ne aveva preso il sapore un serata d’infanzia quando giocai bambina sotto ai suoi rami fioriti. Le sue piccole foglioline gli regalarono sfumature di armonia ai toni di verde. Dallo scuro burrasca al chiaro ruscello. I fiori ci misero calici lisci pieni di arancione acceso e balze spumeggianti capaci di creare ghirlande. I frutti gli donarono rotondità femmine e chicchi maschi entrambi rosso rubino. Era un sangue gruppo zero negativo, raro nel suo essere per tutti ed ancor più prezioso nel suo non poter ricevere da molti. Era, grazie al profumo di melograno, capace di cambiar a seconda della stagione. Così era caldo ed avvolgente nei lunghi inverni, frizzante e sconcertante nei sabati di primavera, placido e sensuale nelle sere d’estate e freddo e rigoroso nelle piogge d’autunno. Era sangue profumato di vita. Poi, una notte antipatica, il suo profumo al melograno e’ stato scalzato da un odore puzzolente di sostanza chimica che lo ha reso grigio e piatto e mortale. Un odore nauseabondo che tutto ha invaso. Io amavo il mio sangue al sapore di melograno così ora mi accade di svegliarmi la notte in guerra contro questo essere puzzone e killer. Mi scopro presa in battaglia a cercare di ripulirmi per sopravvivere, come una donna violata nel suo intimo; però poi ricordo che la mia sopravvivenza e’ subordinata a questa puzza chimica e sono costretta a terminare ogni battaglia e lasciare che il violentatore violenti e uccida. Mi obbligo immobile a subire. Non posso nemmeno non pensare perché’ se voglio vivere devo partecipare a questa morte con il corpo e con il pensiero. Mi rimane l’anima cui ho affidato il sapor di melograno prima che fosse sterminato. L’ho aiutata a scappare chissà dove per non farsi infettare e insozzare, le ho detto di non tornare anche se mi sente urlare. Ho dovuto recidere quell’ unione rara di corpo, mente e anima che si chiamava Sarah. Per sopravvivere ho sospeso la mia umanità , e sono diventata carne da ammazzare. Punto.