Il bocciolo
Passeggiavo nel mio giardino segreto quando ho intravvisto un piccolo boccio.
Verde chiaro e verde scuro aveva uno stelo sul quale si innestava un grazioso bitorzolo riverso su stesso.
Tutto peloso.
Mi sono avvicinata a guardare quella creatura nascente perché non capivo se fosse di genere animale o vegetale.
Lei stava lì, ferma, forse indecisa se divenire un lombrico o una foglia.
Stava aspettando che il tempo la definisse oppure un mio pensiero?
Tutta ritorta io la guardavo.
Stai a vedere che se aspetto un tempo detto lei mi racconterà chi è, pensavo tra me.
Così l’ho guardata, io stessa stando.
Mentre vagliava se entrare a far parte della famiglia animale o vegetale io pensavo al suo stare.
Nel giro di un rigo, ancor senza nome, il boccio molte cose mi aveva mostrato
Lui stava lì: si era fermato cessando ogni suo movimento.
Lui stava lì: abitava quel luogo.
Lui stava aspettando: indugiava prima dell’avvenimento
Lui stava aspettando: non era immobile, era in tensione come un arco alla freccia
Stai a vedere: la sua fissità induceva stupore.
Era lo stare che mi mostrava perché anch’io imparassi a star ferma con stupore in tensione.
Il boccio ha allora trasformato il suo stato …. è nato a foglia. Una Felce.