La poppa
Ascoltare le onde richiede un occhio fino, un sedere sensibile e una mano d’artista. Le orecchie non servono a nulla e possono riposare davanti alle acque increspate a meno che non si vogliano usare le onde per suscitare in se stessi il pensiero romantico di un ricordo che ancora punge e si rifiuta di passare all’oblio, ma questa e’ un’altra storia. Occhio, sedere e mano hanno invece il potere di tenerti legato al momento e di farti scivolare nel profondo piacere di sentire quella piccola accelerata in discesa dall’onda. Non e’ possibile non amare questo istante di vita fatto di vento in poppa e di immenso nella mente. Allora guardi le spalle dell’ amico impegnato alle scotte e pensi che forse anche lui e’ entrato in quell’attimo di felicità profonda lavorando di braccia. Non glielo chiedi perché’ momenti così non hanno spazi per le parole. Essi ti impongono solo di tornare a guardare il movimento delle onde, sentire l’attimo in cui il sedere si alza e rispondere con un leggero movimento di mano che va verso e contro le onde. Onda dopo onda a sentire la bellezza della vita. Questo e’ il ritmo della completezza. Questo e’ il ritmo della felicità. Basta una discesa sotto spi!