Midwinter West Regatta L.A. 2022
Tutto era organizzato. Ora taccava a lui. Il giorno prima era andato a comprarsi un rotolo di carta da imballaggio e scotch; con attenzione aveva imballato la parte alta di quell’albero ormai suo compagno di vita, poi era passato alla sacca timone e deriva che, da anni, aveva preso il posto della cartella sulle sue spalle. Una foto alla madre lontana per mostrarle il fino lavoro di protezione ed era pronto a partire. Uber era arrivato prima dell’alba e l’autista, alla vista di quello strano bagaglio gli aveva detto: “ are you sure?” “ Si” fu la risposta. “Ho una regata a los Angeles mi devi portare in aeroporto.” Non fu semplice incastrare l’albero, il timone, la deriva e gli altri bagagli nel taxi, ma dopo qualche imprecazione mattutina, l’auto partì. La sera prima aveva fatto il suo primo check in on line. Aveva preso l’areo un’ infinità di volte, ma mai completamente solo, di solito alla “burocrazia” ci pensava sua madre. All’arrivo in aeroporto si sentì tranquillo e teso assieme. Nemmeno sulla linea di partenza aveva provato tanti contrastanti sentimenti; in fondo per la prima volta in vita sua stava prendendosi totalmente carico di se stesso in prima persona. Le hostess, più abituate di lui ai viaggiatori carichi dei più strani bagagli, si prodigarono ad imbarcare quel prezioso carico con mille attenzioni. Vista la delicatezza dei materiali arrivarono a portare a mano quei colli nella pancia dell’aereo. Cinque ore di viaggio e fu sull’oceano dall’altra parte degli Stati Uniti. Aveva aspettato i bagagli fare il tragitto contrario dallo stomaco metallico alle sue mani, aveva riaffrontato la faccia allibita dell’autista californiano, era arrivato al circolo, trovato la barca presa in affitto, spacchettato albero e deriva guardandoli con attenzione intento a scovare anche il minimo graffio, ma nulla, le attenzioni avevano dato buoni frutti, tutto era a posto; ora era pronto a scendere in acqua per l’allenamento. Fu un allenamento uguale a tutti gli altri, ma anche diverso; il suo primo allenamento da adulto autonomo: un pensiero fulmineo, poi tutta la sua attenzione tornò alle onde dell’oceano.