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Il Condor

Il Condor, animale guida, Spirito dell’Ovest, Energia vitale, Motore della vita animata, giace sull’asse del tempo. Suoi tre compagni sono il Colibrì, spirito dell’Est, Amore incondizionato, Desiderio di bellezza, a segnare la direzione del tempo; il Serpente, Spirito del sud, Divina intelligenza ed il Puma spirito del Nord, Energia dell’infinita reciprocità, Assoluta presenza e Sacro scambio a segnare i confini dello spazio.
Due assi, Ovest Est, Nord Sud.
Spazio e Tempo.
Acqua, Fuoco, Aria, Terra.
Condor, Colibrì, Serpente, Puma.
Se il Condor ti carica sulle sue spalle il suo occhio diventa il tuo, le sue ali le tue braccia, le sue piume la tua pelle, e tu diventi lui e lui diventa te. Connessione di sensi e sapienza. Dall’occhio più alto del mondo voli sull’essenza del creato e dell’increato. Vedi il primo desiderio e la prima nascita. Sei il primo desiderio e la prima nascita. Sei l’energia che esplode la vita sin dal primo battito del tempo.
Big Ben.
Il Condor è ׳ (Yod), la scintilla di luce dentro all’Eterno; è l’Intelligenza divina, che, con un fremito di ali, ha iniziato a vibrare obbligando l’Infinito a muoversi e Dio a contrarsi per dare spazio.
È un Sospiro di vento, Duscià Opita, che dentro all’Essere muove alla dualità del prima e del dopo, dell’In-alto e dell’In-basso, del movimento rispetto all’immobilità.
Dal suo primo fremito emerge l’ א (Alfa): due yod separati da una barra, consonate silente, numero Uno, Matrice nel Tutto.
Il Finito è con L’infinito.
Io Sono.
Il suo secondo battito d’ali muove א (Alfa) in ב (Beta): gli yod e la barra si strutturano in una casa aperta sul davanti che indica una direzione.
Il Finito è fuori dall’Infinito.
Io Sono In Divenire.
Allora il Condor, Demiurgo, principio primo dell’Uno e della Diade, Ordinatore del Tutto indistinto e Costruttore dell’Universo strutturato e logico può volare fino a me e farmi salire sulle sue spalle.
Io So.
So che il nostro Essere non è Essere, ma ha Essere, perché partecipa la natura dell’Infinito per quel battito d’ali creatore di movimento dentro all’Immobilità. Il Sensibile, se pur altro dall’Intellegibile, ne condivide il seme e la volontà. Necessità ed Intelligenza assieme sono ciò che io vedo, penso e sogno perché per passare, dall’Illimite al Limite, dall’Infinito al Finito, dall’Eterno al Mortale, uno Yod, Prima Causa Efficiente, ha oscillato dando voce alle parole.
Un dialogo ove la ב (Beta) ha infranto l’Infinito di Dio; ove il Due creato, ma ancora matrice d’increato, si è opposto all’Uno.
Rottura, ma non rottura.
Il Due gravido dell’Eterno ne è polo opposto e complementare; l’uno non può esistere senza l’altro.
L’Illimite, Dio, ha lasciato Essere il Limite, la Creazione. L’uno si fa nulla affinchè l’altro sia. Maschio lui Femmina lei. Lui contenuto nello ׳ (Yod) sta nel centro di Lei ב (Beta) affinchè Lei possa crescere ed esplodere in tutti i suoi Possibili. Lei, gravida di Lui con il suo Io Sono In Divenire d’Essere compie L’Io Sono di Lui partorendo la vita. ב (Beta) è l’Unione ove Maschio è colui che riconosce l’altro da sé: Femmina.
Allora il Due è femminile poiché altro rispetto all’Uno. Allora il Limite è femminile poiché altro rispetto all’Illimite. Allora il creato ed ogni essere umano è femminile.
Allora, forse, la dialettica Maschio Femmina è una dialettica diversa ove i due poli sono: “Io Sono” rispetto a” Io Sono In Divenire”, un potenziale inaudito di energie e possibilità trattenute nel Tutto che poco ha a che fare con la biologia di ognuno.
Allora, forse, nel Limite è questione di mille lingue possibili rispetto a un Verbo muto ed urlante dentro ad ognuno di noi. Mille bellissimi ruggiti rispetto alla lingua divina sedimentata dentro di noi nel passaggio dal mondo delle Idee al mondo Sensibile.
Allora forse, il legame tra maschio e femmina è un viaggio a ritroso dall’Incompiuto al Compiuto.
Un viaggio per essere ed Essere.
Allora forse tre sono le intese tra Maschio e Femmina.
L’uno e la Diade nell’Illimite.
L’Io Sono e L’io Sono In Divenire là dove Limite ed Illimite si guardano negli occhi amandosi.
Ed io al bar che mi lascio offrire un drink da due bei occhi blu.
Tutto questo pensavo mentre cucivo la mia coperta.
Di fronte un medaglione con il Condor, animale sacro nello sciamanesimo, sul retro il segreto della creazione letto in Platone e negli scritti di Patrick Levy, di Annick de Souzenelle ed in Margherita Porete.