La porta
Come molla che carica allungo al limitare tremulante.
Non e’ tempo, ma qual’e’ il tempo?
Lo voglio.
Lamento le forme andate e temo la nera impronta.
Lontana la soglia va.
Perche’ mai farsi limitare dall’abitudine delle forme, dalla logica dei numeri singoli, dalla coerenza dei particolari? Che ognuno scelga e prego avanti siete i benvenuti nel mio mondo, non importa come vi costruite l’ingresso.